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dai GIORNALI di OGGI

Ponte sullo Stretto, via libera dal Cipe

Impegnati 1,3 miliardi, sui 6 necessari per l'intera opera. Ciucci (Anas):

2009-03-06

Ingegneria Impianti Industriali

Elettrici Antinvendio

ST

DG

Studio Tecnico

Dalessandro Giacomo

SUPPORTO ENGINEERING-ONLINE

SONDAGGIO di

CORRIERE della SERA

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2009-03-07 h 18,05

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SONDAGGIO di

il SOLE 24 ORE

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2009-03-06 h. 16,50

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Via libera del Cipe al ponte sullo stretto di Messina. Siete d'accordo con la costruzione dell'opera?

No 69.5%

Sì 30.5%

Numero votanti: 30769

I sondaggi online di Corriere.it non hanno un valore statistico, si tratta di rilevazioni non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità. Le percentuali non tengono conto dei valori decimali. In alcuni casi, quindi, la somma può risultare superiore a 100

Il ponte di Messina e le infrastrutture

E' utile in questo momento di crisi generalizzata destinare 1,3 miliardi al Ponte sullo Stretto che potrà aprire i cantieri solo nel 2010?

- Sì 26%

- No 74%

Pensate sia meglio finanziare le grandi opere nazionali della legge obiettivo o un piano di piccole opere urbane come tangenziali, raccordi e riqualificazione di aree degradate

- Meglio finanziare opere nazion. 30%

- Meglio finanziare opere urbane 70%

La legge obiettivo sulle grandi opere nazionali, a distanza di sette anni dal lancio che fece Berlusconi a Porta a Porta, pensate che abbia prodotto un risultato soddisfacente?

- Sì 21%

- No 79%

Il Mio Pensiero:

Come la maggioranza di coloro che anno risposto al sondaggio del Sole e del Corriere.

Per. Ind. Giacomo Dalessandro

 

L'ARGOMENTO DI OGGI

 

CORRIERE della SERA

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2009-03-06

Ponte sullo Stretto, via libera dal Cipe

Impegnati 1,3 miliardi, sui 6 necessari per l'intera opera. Ciucci (Anas): completeremo la Salerno-Reggio

ROMA - Il ponte sullo Stretto di Messina si farà e per i lavori sono stati stanziati 1,3 miliardi di euro sui 6,1 del costo complessivo dell'opera. Il via libera all'impegno delle risorse è arrivato dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, che si è riunito oggi a Palazzo Chigi.

Auto incolonnate sulla Salerno-Reggio Calabria (Ansa)

Auto incolonnate sulla Salerno-Reggio Calabria (Ansa)

LA SALERNO-REGGIO - Quella del ponte - che subito dopo il via libera del Cipe è stato definito un "progetto strategico per l'intero Mezzogiorno" dal presidente del Senato, Renato Schifani - è solo una delle opere inserite in un pacchetto complessivo che prevede interventi per quasi 18 miliardi di euro nel campo delle infrastrutture (a cui sono destinati 16,6 miliardi) e per l'edilizia scolastica e carceraria (1,2 miliardi). Tra i grandi cantieri finanziati, un altro particolarmente significativo è quello per il il completamento della Salerno-Reggio Calabria. Le risorse stanziate per quest'opera, secondo quanto ha dichiarato il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci in un'intervista a Sky Tg24, "saranno sufficienti a completarla entro il 2012-2013". "Finora la Salerno-Reggio Calabria è costata circa 9 miliardi - ha precisato Ciucci -. Dei 450 Km 190 sono stati ricostruiti con i criteri più moderni di sicurezza e servizio 180 sono in costruzione. I tempi non sono lunghi come qualcuno afferma: i lavori sono partiti nel 2002 in maniera decisa e se riusciremo a rispettare la scadenza del 2012-2013 per completarli, 20 anni sarebbero un risultato molto apprezzabile".

Il progetto del Mose, contro l'acqua alta a Venezia

Il progetto del Mose, contro l'acqua alta a Venezia

LE ALTRE OPERE - Sono stati stanziate risorse anche per infrastrutture legate all'Expo 2015 (che non riguardano solo la città di Milano: sono infatti citati la Linea C della metropolitana Roma, la rete metropolitana regionale campana, le reti metropolitane di Palermo e Catania, i sistemi urbani e metropolitani di Bari e di Cagliari, l'adeguamento dei sistemi metropolitani di Parma, Brescia e Bologna, l'aeroporto di Vicenza, i sistemi di trasporto lacuale), al tunnel del Frejus, alla Pedemontana Lecco-Bergamo, al Mose (la barriera contro l'acqua alta a Venezia). Tra i contributi privati messi in campo con la delibera ci sono quelli che riguardano il potenziamento delle reti autostradali e in particolare la Cisa, la Brescia-Padova, la Cecina-Civitavecchia e la tangenziale est di Milano.

AMMORTIZZATORI SOCIALI - Il governo ha poi annunciato lo stanziamento di 4 miliardi di euro per gli ammortizzatori sociali precisando che si aggiungono ai 4 miliardi di euro delle Regioni e al miliardo di euro della Finanziaria. "Complessivamente la somma diventa di 9 miliardi" ha fatto notare lo stesso premier, Silvio Berlusconi nella conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo il consiglio dei ministri. È una cifra, ha poi puntualizzato, che "riteniamo esuberante, ma noi volevamo dire ai lavoratori di stare tranquilli". Non solo: per Berlusconi "nessuno ha fatto più di noi in Europa; se ci sono cifre più imponenti- ha detto- è perchè sono state destinate a salvataggi di banche". ".

06 marzo 2009

 

 

 

 

 

Wwf e Legambiente preoccupate per la decisione del Governo

Ambientalisti contro il Ponte:

"Metà risorse a grandi opere inutili"

"Così si condannano tutte le altre opere medio-piccole veramente utili e realizzabili in tempi certi"

(Emmevì)

(Emmevì)

MILANO - Ambientalisti contro il Ponte sullo stretto, ma non solo. Nel mirino anche il terzo valico dei Giovi: "Il Governo con la decisione assunta riesce, a suo dire, a garantire risorse pubbliche, che sono in realtà solo poco più di 1/4 (4,9 miliardi sui 16,6 miliardi) del totale dichiarati per le infrastrutture di trasporto. E ha deciso di immobilizzare - secondo quanto scrive il Wwf in un comunicato - in questa gravissima situazione economico-finanziaria, il 50% delle risorse pubbliche realmente disponibili (2,3 miliardi: 1,3 miliardi per il ponte sullo Stretto di Messina e 1 miliardo per il terzo valico dei Giovi) per grandi opere che non sono sorrette da piani economico-finanziari credibili e che avrebbero ancora bisogno per essere realizzate di ingenti fondi pubblici, visto che la copertura attuale è del tutto insufficiente. Le due infrastrutture: costano 5 volte di più di quanto ad oggi stanziato: oltre 11 miliardi: 6.100 milioni è il costo stimato ad oggi del ponte e 5.060 milioni quello del terzo valico. Molto meglio secondo quanto richiesto anche dall'Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) investire in interventi puntuali alternativi che il Wwf Italia ha da sempre indicato e in opere medio-piccole veramente utili e realizzabili in tempi certi che, come ammette anche la stessa associazione dei costruttori, rappresentano i veri progetti anticrisi", conclude il WWF Italia.

LEGAMBIENTE: "SI FERMANO LE OPERE UTILI" - Sulla stessa lunghezza d'onda anche Legambiente, in particolare, sul fatto che "la scelta del Ponte condanna tutte le altre opere che da anni aspettano in Calabria, Sicilia, Puglia di essere finanziate: dal raddoppio della ferrovia Palermo-Messina a quello della Jonica, dall'Alta Velocità Napoli-Bari, all'acquisto di treni per uscire da un medioevo ferroviario fatto di convogli vecchi di 50 anni, linee a binario unico (il 90% in Sicilia il 70% in Calabria), linee non elettrificate (il 56% in Sicilia, il 53% in Calabria)".

06 marzo 2009

REPUBBLICA

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2009-03-06

Ai 16,6 miliardi già annunciati il Cipe ha aggiunto 1,2 miliardi per le scuole

Per la grande opera che collegherà la Sicilia e la Calabria stanziati 1,3 miliardi

Infrastrutture, sì a 17,8 miliardi

Via libera per il Ponte sullo Stretto

Infrastrutture, sì a 17,8 miliardi Via libera per il Ponte sullo Stretto

ROMA - Via libera a un pacchetto di 17,8 miliardi per le infrastrutture: è quanto ha stabilito il Cipe che si è riunito questa mattina a Palazzo Chigi. Lo si apprende da fonti governative. Ai 16,6 miliardi per le opere infrastrutturali già annunciate, si aggiungono 1,2 miliardi per l'edilizia scolastica e carceraria.

"Un Paese civile può togliere la libertà alle persone che hanno commesso un reato, ma non può anche toglierli la salute", ha commentato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa seguita alla riunione del Cipe.

Via libera da parte del Cipe inoltre ad uno stanziamento per avviare i lavori per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Il costo totale dell'opera è di circa 6,1 miliardi e le risorse che il Cipe doveva varare e che hanno ottenuto l'ok sono pari a 1,3 miliardi.

Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha commentato, riferendosi al Ponte: "E' un progetto che ritengo strategico per l'intero Mezzogiorno".

(6 marzo 2009)

 

 

L'UNITA'

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2009-03-06

Bossi boccia Ponte sullo Stretto e 'piano casa'

"Bisogna valutare quanto tempo il ponte di Messina farà risparmiare sulla tratta tra Milano e Palermo", secondo il leader del Carroccio, Umberto Bossi, che ipotizza che "forse sarebbero meglio 100 aeroporti così portiamo in Sicilia svedesi, norvegesi e tedeschi".

È un Bossi che parla in libertà quello che rilascia considerazioni sulle ultime "trovate" del governo a margine della finalissima di Miss Padania. Per il ministro delle Riforme bisogna "valutare bene se il ponte serve o non serve. Io non sono un esperto ma quanto tempo fa guadagnare?".

Il leader del Carroccio smonta anche il "piano casa" appena anticipato da Berlusconi. "Alcuni ci credono molto. Io meno. Non ho capito a chi servono le case". Il rischio, secondo il senatore, è che si facciano "per darle agli extracomunitari".

"Quando l'edilizia va - ha detto - è vero che va tutto, perché dietro ai vetri si mettono le tendine, ci vogliono le porte e così via, ma dobbiamo chiederci se servono davvero, dobbiamo chiederci come aiutare la nostra gente". Per fare questo, secondo il senatur, bisogna "investire in soldi dello Stato per le cose già pronte", in modo che si "possano immediatamente aprire i cantieri e non si debbano aspettare i tempi della burocrazia", che rischiano di farle partire ad anni di distanza.

07 marzo 2009

 

 

 

 

 

Grandi opere, la politica degli annunci del governo

Parole d'ordine: costruire. Il governo approva la delibera del Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica, e usa la carta delle infrastrutture per provare a rilanciare l'economia. Peccato che la scelta delle priorità venga tra volta da una pioggia di critiche. Il governo punta infatti sulle opere grandi ma, a giudizio dei più, totalmente inutili: il caso del ponte sullo Stretto di Messina, insomma, fa scuola.

Insieme al costosissimo collegamento tra Sicilia e Calabria (oltre sei miliardi di euro), il governo ha dato il via libera al Mose, la barriera salva-Venezia, ai cantieri dell'Alta Velocità, alle metropolitane di Roma, Palermo, Catania, Bari e Cagliari, oltre agli adeguamenti per le reti di Parma, Brescia e Bologna, e al finanziamento delle infrastrutture per l'Expo che si terrà a Milano nel 2015.

Il governo trova i fondi anche per ristrutturare alcune scuole e per costruire nuove carceri. In realtà, secondo il Pd, il miliardo di euro stanziato per l'edilizia scolastica erano già stati stanziati: "I soldi sbloccati oggi dal Cipe – spiega la deputata Pd Maria Coscia – erano stati previsti e fortemente voluti dai parlamentari del Pd con la legge 169/2008. Inoltre – aggiunge – non è affatto vero che i fondi oggi sbloccati saranno disponibili subito: quelli destinati ad analoghi scopi nel 2002 sono stati operativi solo nel mese di gennaio 2009, con l'uscita sulla Gazzetta Ufficiale dei due piani stralcio pari a circa 500 milioni. L'unica cosa certa – conclude – è che la finanziaria 2009 per la scuola ha ridotto di 22,8 milioni i 100, di competenza statale, come quota parte dei 300 destinati al piano per la messa in sicurezza delle scuole presentato come una novità ma in realtà avviato con la finanziaria 2007 del Governo Prodi. Più che annunci, il governo restituisca il maltolto".

Convinta che più che aggiungere, il governo stia togliendo, è anche Legambiente: la scelta del ponte sullo Stretto – spiegano dall'associazione – "condanna tutte le altre opere che da anni aspettano di essere finanziate in Calabria, Sicilia, Puglia: dal raddoppio della ferrovia Palermo-Messina a quello della Jonica, dall'alta velocità Napoli-Bari, all'acquisto di treni per uscire da un medioevo ferroviario fatto di convogli vecchi di 50 anni, linee a binario unico". Insomma, il ponte più che altro diventerà un'autostrada tra due mulattiere.

Infine, dice la sua anche la Cgil, secondo la quale "la delibera del Cipe si muove nel solco della politica degli annunci delle grandi opere rinunciando, nei fatti, a mettere in campo l'immediata apertura di cantieri che avrebbero il pregio di aiutare l'economia". Concentrare le risorse sulle grandi opere – sostiene il segretario confederale Fabrizio Solari – " è un errore perchè i tempi di avvio sono incompatibili con le esigenze del Paese". Servirebbe, ricorda Solari, "una politica di investimenti pubblici che abbia una forte connotazione anticiclica. c'è l'esigenza di difendere l'occupazione, prima che l'intero settore collassi".

07 marzo 2009

 

 

 

 

il SOLE 24 ORE

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2009-03-06

Berlusconi e il Ponte, storia di un rilancio

di Giorgio Santilli

6 marzo 2009

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Il "sogno" del Ponte nasce nel 1971, con la nascita della Stretto di Messina Spa di Nino Calarco, ma il progetto vivacchia per anni senza decollare finché a rilanciarlo non sono Silvio Berlusconi - con il secondo Governo di centrodestra del 2002 - e il suo ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi. Chiamano alla guida della società concessionaria Pietro Ciucci che nel giro di un paio di anni compie un miracolo e sistema l'architettura concessoria, il piano finanziario, il progetto preliminare, l'appalto principale con il general contractor con la gara europea, gli appalti minori a difesa dell'ambiente. La grande rincorsa viene interrotta da Romano Prodi e dalla sua maggioranza multicolore: Verdi e Rifondazione comunista impongono il definanziamento del progetto, ma il ministro delle Infrastrutture di allora, Antonio Di Pietro, si rifiuta di cancellare l'appalto con Impregilo per evitare di pagare le penali e di chiudere la società Stretto di Messina che viene salvata e messa sotto il controllo dell'Anas, dove nel frattempo è sbarcato Pietro Ciucci.

Adesso arriva il rilancio, che richiederà, però, almeno un anno di lavoro per rimettere insieme il piano finanziario, approvare il progetto definitivo, riattivare a pieno regime il contratto con Impregilo.

La storia del Ponte dal 2002 a oggi

* Nel corso del 2002 fu aggiornato il progetto preliminare e predisposto lo studio di impatto ambientale.

* Nel giugno 2003 il Ponte sullo Stretto fu inserito tra i 18 progetti prioritari a livello europeo da rendere operativi entro il 2020. Lo stabilì il Gruppo di Alto Livello per la rete di trasporto transeuropea (TEN-T) presieduto da Karel Van Miert, incaricato dalla Commissione di identificare i progetti prioritari e i principali Corridoi sui quali far concentrare gli sforzi e gli investimenti dei Paesi membri.

* L'approvazione del progetto preliminare da parte del Cipe avvenne 1° agosto 2003 con la valutazione positiva di compatibilità ambientale.

* La stipula dell'Accordo di Programma, nel novembre del 2003, tra il Ministero delle Infrastrutture, il Ministero dell'Economia, la Regione Calabria e la Regione Siciliana, l'Anas, Rete Ferroviaria Italiana e la Società Stretto di Messina, definì gli impegni tecnici e finanziari dei soggetti coinvolti nella realizzazione dell'Opera.

* Nell'aprile 2004 il Parlamento Europeo approvò il Piano Van Miert per lo sviluppo delle Reti Transeuropee di Trasporto (TEN-T), che nell'ambito del Corridoio 1 Berlino-Palermo prevede la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.

* Nel maggio 2004 furono siglati i protocolli sindacali relativi, tra l'altro, alla sicurezza dei cantieri ed alla formazione professionale, elemento essenziale per lo sviluppo delle opportunità occupazionali nelle aree direttamente interessate, nonché al sistema di regole di relazioni industriali a livello nazionale e locale.

* Nell'agosto del 2004 fu certificato il sistema in qualità per l'esperimento di gare d'appalto ad evidenza pubblica.

* Nel dicembre 2004 fu stipulata la nuova Convenzione tra il Ministero delle Infrastrutture e la Società Stretto di Messina.

* Nell'agosto del 2005 il Comitato di Coordinamento per l'Alta Sorveglianza delle Grandi Opere - istituito con decreto del Ministero dell'Interno, di concerto con il Ministero della Giustizia e con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti del 14 marzo 2003 - e la Società Stretto di Messina hanno sottoscritto:

- un protocollo d'intesa concernente l'attività di monitoraggio finalizzata alla prevenzione delle infiltrazioni mafiose nelle transazioni finanziarie relative alla realizzazione del Ponte sullo Stretto e dei suoi collegamenti;

- la definizione di un complesso sistema organizzativo, in linea con le più avanzate prassi internazionali, in grado di consentire la realizzazione dell'opera nel rispetto dei più elevati standard di qualità, dei tempi e dei costi;

- l'avvio e la conclusione di quattro gare internazionali per scegliere le migliori competenze in ciascun ambito da coinvolgere nella realizzazione.

6 marzo 2009

 

 

 

 

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